Possessione

Temo di essere un evidente caso di possessione: nel 1902 Sadayakko doveva andare a Trieste con la compagnia Kawakami ma non ci andò a causa di uno sciopero. Oggi 30 novembre 2023 dovevo andare a Trieste con la prof. Virginia Sica per presentare il mio libro su Sadayakko ma non ci sono andata a causa di uno sciopero.

Coincidenza? Una sorta di predestinazione? O lo spirito di Sadayakko mi sta sul serio abitando un po’ troppo? Forse è soltanto vero che la storia si ripete sempre due volte… La prima volta, lo sciopero dei fuochisti che alimentavano le caldaie sui piroscafi della società di navigazione a vapore Lloyd Austriaco finì in tragedia, perché l’esercitò sparò sulla folla dei dimostranti uccidendo quattordici persone, tra cui uno studente di soli tredici anni. Lo sciopero dei ferrovieri di oggi, fortunatamente, non può essere fermato con le violenze di un tempo: ma è nato anch’esso da una tragedia, un incidente a un passaggio a livello che mette in discussione le misure di sicurezza esistenti nei mezzi di trasporto.

Comunque sia, la mia presentazione non è annullata ma soltanto rimandata alla prossima primavera. Vi anticipo due delle slide che ho preparato per documentare quel mancato incontro a Trieste nel 1902 e le sue ragioni:


1 dicembre 2023, ore 17,30
Università della Terza Età
Via del Lazzaretto Vecchio, 10
Trieste


“Sadayakko, la Duse del Giappone”. Partecipa la prof.ssa Virginia Sica dell’Università degli Studi di Milano, che dialogherà con l’autrice. Grazie a Giovanna Coen, alla cui cura si deve questa occasione di incontro.

La conferenza nasce per presentare l’ultimo, seducente libro – che dà il titolo all’incontro – della scrittrice e nipponista Carmen Covito. 
Il 7 aprile 1902, al teatro Valle di Roma debuttò il primo spettacolo di teatro giapponese che si fosse mai visto in Italia. 
La primadonna della compagnia, Sadayakko Kawakami, avrebbe riscosso ampio successo e aperto un vivace dibattito critico; a lei si interessarono personalità celebri, da Gabriele D’Annunzio all’attrice Adelaide Ristori, e tutti i grandi nomi della critica italiana ne avrebbero scritto; pochi seppero riconoscere nell’arte teatrale di Sadayakko l’amalgama transculturale tipico dei riformatori dell’era Meiji (1868-1912), ansiosi di stimolare un interesse per la cultura giapponese in contesto internazionale.
Nel lavoro di ricerca della Covito, le vicende della tournée italiana seguono e si combinano con la storia culturale d’Italia d’inizio Novecento. Anche Trieste è coinvolta: benché lo spettacolo fosse in programmazione, non poté tenersi a causa delle contingenze storiche di cui si dirà, ma tra i primissimi recensori ci sarebbe stato un giornalista triestino che merita una piena riscoperta.
All’incontro si unisce la partecipazione della prof.ssa Virginia Sica che, in dialogo con l’autrice, approfondirà il contesto storico internazionale che fa da sfondo alla narrazione delle vicende di Sadayakko in Italia.

https://www.uni3trieste.it/


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